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La salute prima di tutto!

Ott 24, 2018 (0) comment

Salute prima di tutto assicurazioni

Lo abbiamo sentito tante volte nei discorsi tra amici e parenti ” La Salute prima di tutto…”. Certo nel pensiero comune più che una presa di coscienza sembra essere un auspicio vista anche la grave crisi in cui versa il Sistema Sanitario Pubblico.  Se vale anche il detto ” prevenire è meglio che curare ” nel mese della Campagna di prevenzione contro il tumore al seno, come riporta l’inchiesta della Gazzetta del Mezzogiorno, per prenotare un’ecografia o mammografia presso il Policlinico di Bari, bisogna aspettare fino Settembre 2020, tranne rinuncia di qualche paziente che ne potrebbe accorciare i tempi.  Quindi il leitmotiv continua ad essere lo stesso vale a dire ” sperare “. L’istituto Tumori Giovanni Paolo II sarà pure dedicato ad un Santo, ma anche qui fare uno screening immediato avrebbe del miracoloso. Ci vogliono infatti tra i quattro ed i sei mesi per chi effettua il test per la prima volta ed ha più di 40 anni. Negli altri casi si può attendere anche fino alla fine del 2020. E poi di seguito, tempi medi d’attesa per la Tac almeno 60gg, per la Risonanza Magnetica non meno di 90 giorni  e via dicendo. All’apparenza potrebbero sembrare attese tutto sommato accettabili, se non fosse che stiamo parlando di casi che necessitano di tempestività.  In definitiva, per alcune specialità in caso di urgenza al cittadino non resta che rivolgersi al privato, oppure optare addirittura per un ospedale pubblico fuori regione. È facile immaginare, infatti, che un medico che prescrive con urgenza un esame al cuore, come quello dell’holter, abbia un fondato sospetto di criticità nel suo paziente. Un’attesa di 33 giorni, quindi, potrebbe persino rivelarsi deleteria. Cresce quindi l’insoddisfazione nei confronti del sistema sanitario pubblico, nel Mezzogiorno il 70% degli intervistati si ritiene insoddisfatto, rispetto alla media italiana che si attesta al 42%.  In aumento, in particolare, il malcontento verso gli ospedali. In questo quadro, il ricorso a cliniche, ambulatori, o laboratori privati a pagamento, in alternativa alle strutture pubbliche, risulta in crescita con costi a carico delle famiglie che quest’anno si attestano intorno ai 20miliardi di euro. Da qui il costante aumento dei piani integrativi sanitari che offrono, nel caso di infortunio o malattia, il rimborso delle spese mediche sostenute.

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