Polizze Salute: il futuro è privato
La Salute incide sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane. Non è un caso che in molti tengano parcheggiata la propria liquidità sul conto corrente in caso di “imprevisto” soprattutto di tipo sanitario.
Nel 2019 il 44% della popolazione (quasi un italiano su due) , a prescindere dal reddito , ha deciso di pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie senza nemmeno provare a prenotarsi al SSN (Sistema Sanitario Nazionale). Sono 150 milioni le prestazioni sanitarie pagate di tasca propria dagli italiani nel 2017 (ovvero erogate al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale), per una spesa complessiva di 39,7 miliardi di EUR.
Le liste d’attesa sono ormai insostenibili in particolare per gli accertamenti su sospette patologie, visite specialistiche o di alta diagnostica: da 128 giorni per una visita endocrinologica a 114 giorni per una visita diabetologica o 65 giorni per una oncologica. I motivi sono essenzialmente da attribuire al definanziamento pubblico che considera la Sanità un mero capitolo di spesa.
Dal 2010 al 2019 inoltre il fabbisogno sanitario nazionale è cresciuto di quasi 9 miliardi. Ecco quindi che la spesa sanitaria privata cresce portando il cittadino nel 27% dei casi ad autofinanziare le cure mediche ricorrendo all’accensione di mutui e prestiti personali.
Il palese bisogno di protezione porta sempre più italiani ad assicurarsi con un pacchetto sanitario privato che dalle ultime rilevazioni finanzia in media l’85% delle cure private.
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